di Marco Rossari
Questa è la cronaca di un esordio annunciato: autore già maturo ancora prima di aver pubblicato alcunché (un po’ come il suo alter ego narrativo, che si definisce, sulla scorta kafkiana, “scrittore non praticante”), stimato da un esercito di scrittori e critici, Sergio Garufi arriva al romanzo dopo mille tentennamenti e incertezze (oltre a un volumetto d’impronta saggistica per Senzapatria editore, 2010, dal titolo Moleskine), per la dedizione a una scrittura fatta di chiose, commenti, glosse che qui per la prima volta esercita intorno a un romanzo riuscitissimo (Il nome giusto, Ponte alle Grazie, pp. 237, euro 16,00). (more…)