10 Margaret Mazzantini

Questa è la terza pagina di Tuttolibri, l’inserto letterario del quotidiano La Stampa uscito ieri. E’ quella dedicata alla narrativa italiana, ed era interamente occupata da Einaudi, nel senso che ospitava le recensioni di due libri della casa editrice torinese: La valle delle donne lupo di Laura Pariani, firmata da Lorenzo Mondo, e Mare al mattino di Margaret Mazzantini, firmata da Bruno Quaranta. Inoltre, a pié di pagina, la pubblicità del romanzo di Margaret Mazzantini. Tra la recensione di Quaranta e la pubblicità ho contato dieci volte nome e cognome della moglie di Castellitto. Specifico: nome e cognome associati, non solo il cognome; che il marchio va posto bene in evidenza,  se no la gente si scorda cosa deve comprare. Citazioni equamente divise: 5 la recensione e 5 la pubblicità, così da ribadire l’indistinzione fra l’una e l’altra. Poi ci si chiede perché da noi la critica letteraria è così screditata. Chissà che ne direbbe Gramellini.

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10 Risposte to “10 Margaret Mazzantini”

  1. Larry Massino Says:

    Garufi, d’accordissimo, la critica diciamo così ufficiale è in gran parte marketing. Ma vogliamo riflettere, per carità senza fare nomi, – nemmeno quello del volenteroso Andrea Cortellessa che altarificò la propria amica di cui ora mi sfugge il patronimico ma ci ha il nome mi sembra di un sindacato di mentori (non so se si mette l’accento per intendere insegnanti) – circa le recensioni come minimo scambiatorie dei critici e degli scrittori di qualità? Concordo che l’architetto Biondillo è un grande (senza che qualcuno insinui che intendo dire che è un Grande Architetto…). Ma testardo, perché quando certe cose gliele dissi io medesimo, alcuni mesi fa, proprio in NI, rispose che comprendeva la mia posizione, ma mi invitò a lasciare la discussione e trasferirmi a parlare di letteratura coi ragazzini di ignobil o qualcosa del genere. Ad ogni modo si consoli, lo scrittore di genere Biondillo, tra i suoi è uno dei pochi che si trovano in evidenza sugli scaffali delle librerie: un prezzo, per questa immagino involontaria scelleratezza, bisogna pure pagarlo… E poi, nemmeno Scerbanenco lo pigliavano tanto sul serio.

    Ps: anche lei è un grande. Mi scusi la piaggeria, era tanto che glielo volevo dire.

  2. gianni biondillo Says:

    “i ragazzini di ignobil”? Chi erano costoro? 😉

  3. Recensimenti – Nazione Indiana Says:

    […] stampa delle case editrici manco fossero notizie Ansa, o di proporre un giro di Monòpoli (vd l’ottima riflessione di Sergio Garufi ) o di recensire i propri collaboratori sulle stesse pagine su cui questi ultimi recensiranno i […]

  4. BALDRUS Says:

    Sergio Garufi, nel suo blog, parla invece di una certa critica letteraria, troppo attenta ai risvolti promozionali…

  5. Effe Says:

    Dieci piccoli critici.
    In ogni caso, la critica è un mestiere, serve cioè a guadagnar pane. Non è una considerazione disonorevole. Tutti facciamo qualcosa che magari non ci esalta ma ci è necessaria.
    Oppure, in alternativa, i dieci Piccoli Nomi in realtà conducevano vite solitarie e chéte in angoli differenti di mondo (uno, per esempio, passeggiava con leggera zoppia per i Quais alla ricerca di libri usati, un altro se ne stava tranquillamente seduto presso il dehors di un caffè a leggere un giornale in quel di Palermo – nel senso del quartiere porteño) e poi, a causa dell’entropia universale (mica vogliamo accusare Quaranta, per l’entropia) si sono ritrovati frammischiati e irreggimentati nello spazio caotico di una sola pagina, insieme ad altre parole anch’esse arrivate lì per un caso del tutto spurio.
    Lei è malpensante, signor Garufi.

  6. monicavannucchi Says:

    uh, uh, si ricomincia con le polemiche, che goduria! dico sul serio, dove c’è discussione c’è vita. m.

  7. paolo f Says:

    Vedete, questa dei supplementi letterari è una situazione ormai risaputa e consolidata, uno zoccolo duro come granito, che nulla potrà più scalfire. Questa è una delle ragioni per cui ho smesso di comprarli e di leggerli da almeno un decennio: sono inutili e ingannatori, il più delle volte alterano e sofisticano; sono recensionifici in cui l’articolo viene buttato giù superficialmente e sbrigativamente, con inquadramenti spesso promozional-utilitaristici. Secondo me (riconosco che è una posizione estrema, probabilmente sbagliata) bisognerebbe ignorarli e basta. Capisco però che per avere una “critica” bisogna essere recensiti o segnalati in questi fogli; ma resta la loro inutilità e irrilevanza per il livello del dibattito culturale.

  8. anna Says:

    Io leggo moltissimo. I supplementi letterari li leggo molto di rado, li sfoglio e quasi sempre mi irritano. I libri consigliati dai critici, dopo alcune clamorose fregature, li evito. Poiché in Italia sono rimasti un paio di intellettuali intelligenti, i libri li scelgo nelle librerie. A naso, a sentimento, a casaccio, a copertina, a risvolto di copertina, a fascetta, a porcogiuda, a occhio e croce. Oppure se me lo consiglia un amico di cui mi fido. I premi letterari poi, per carità. Certe cinquine sembrano il manuale cencelli applicato alla letteratura. Certe classifiche hanno la qualita’ solo nel titolo. La Mazzantini e’ un’autrice che vende centinaia di migliaia di libri e quindi le sue uscite sono accompagnate da una campagna pubblicitaria che vale qualche decina di migliaia di euro. Se non lo sapete le inserzioni pubblicitarie si negoziano così: “Quanto mi costa una pagina intera nelle pagine culturali del quotidiano X?”
    “100 lire”
    “Va bene, ma mi ci fai un pezzo, anche.”
    “Certo”.
    Non c’e nemmeno bisogno di esplicitare che il pezzo deve essere elogiativo.

  9. Effe Says:

    E solo (solo?) per un fatto estetico e non (non?) sostanziale che ritengo adeguato fornire questo post di numero dieci commenti, in simmetrica coerenza con il titolo e il contenuto dell’articolo.
    Faccio appello alla vostra coscienza: mettetevi un mano in tasca e donate quel che qui ancora manca.

  10. TQ e il rinnovamento della cultura italiana « la vie en beige Says:

    […] pater https://lavienbeige.wordpress.com/2011/11/20/10-margaret-mazzantini-2/  talis filius) Like this:LikeA un blogger piace questo elemento […]

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