Archive for febbraio 2012
Il nome giusto al Parlamento Europeo
febbraio 29, 2012l’ossessione della bella figura
febbraio 28, 2012La foto che vedete è stata postata da Roberto Saviano su twitter il 19/12/2011. Lo ritrae insieme a Philip Roth nella sua casa di New York. Questo anche per specificare che l’ha scelta lui, gli piaceva, tanto da volerla mostrare ai suoi 155.000 seguaci (o followers, nel lessico sciamanico di twitter). A me ricorda certe immagini di Berlusconi al G8, in cui sta abbracciato sorridente a qualche potente, con la tipica espressione soddisfatta di chi cerca la luce riflessa, una legittimazione dall’esterno, forse perché intuisce che dall’interno non arriverà mai. In questo senso, quasi andando alle radici antropologiche dell’italianità, l’icona del meglio e quella del peggio si somigliano tanto, sono entrambe ossessionate dal provincialissimo desiderio di far bella figura, di mostrare prossimità col vip. Chi si sporge, chi si mostra felice e quasi incredulo per l’accostamento, quello è il provinciale. Niente, nessuna carica istituzionale, premio, lauree honoris causa, copertine di riviste, cittadinanze onorarie, traduzioni, soldi, flirt rotocalcheschi e quant’altro potrà mai saziare la fame di riconoscimento di un provinciale. Perché al fondo si tratta di convincere sé stesso, cioè il più ostinato detrattore. Come diceva mia zia spagnola: “Dime de que presumes y te diré de que careces”.
10 buoni motivi per non leggere il nome giusto
febbraio 24, 2012
1°) Perché in copertina c’è il suo editor, l’autore occulto, il che conferma la fondatezza dell’accusa circa la formattazione della letteratura italiana contemporanea sottoposta a editing omologanti.
2°) Perché di tennis aveva già scritto molto meglio David Foster Wallace.
3°) Perché è pieno di parole difficili e il lettore è costretto a consultare spesso il dizionario.
4°) Perché l’autore racconta dell’incontro con lo scrittore argentino Jorge Luis Borges solo per tirarsela.
5°) Perché nei ringraziamenti finali dice che è un arazzo patchwork composto da mille scampoli diversi rubati in giro, e allora siam buoni tutti a scrivere un romanzo.
6°) Per il chiasmo del risvolto di copertina, che dice: “non siamo noi a leggere i libri ma i libri a leggere noi”.
7°) Perché ogni tanto ci sono delle frasi sciatte tipo: “un locale pieno di belle fighe”.
8°) Perché non ci può essere “uno spicchio di cielo azzurro” (pag.12) alle h 20 di un fine settembre a Roma.
9°) Perché l’odore del pitosforo non è acre.
10°) Perché nel finale passa dalla prima alla terza persona e non si capisce il motivo.