Diversi giornali e siti d’informazione oggi riportano la notizia secondo cui Murakami sarebbe il favorito dai bookmakers inglesi per aggiudicarsi il prossimo Nobel per la letteratura. Leggendo questa previsione ho capito qual è il sintomo più evidente dell’autorevolezza di un premio: la sua imprevedibilità, più ancora che il fiuto nello scegliere il migliore. Il Nobel, che incorona spesso degli immeritevoli, è il più prestigioso perché le previsioni non ci azzeccano mai. Lo Strega solo in questi ultimi anni sta diventando meno scontato, con i vari testa a testa fra Scurati e Scarpa, Avallone e Pennacchi, Trevi e Piperno, sebbene alla fine se la giochi sempre una coppia di nomi ampiamente previsti.
Tag: Avallone, Murakami, Pennacchi, Piperno, Scarpa, Scurati, Trevi
agosto 24, 2012 alle 2:33 PM |
io aspetto ancora, da anni il nobel a bob dylan! magari se quest’anno pensano di darlo a murakami, finisce che lo danno proprio a dylan.
agosto 25, 2012 alle 12:34 am |
Io penso che ognuno di noi almeno una volta nella vita dovrebbe vincere il Nobel, che assicura un cornucopico gruzzolo di soldi per direttissima come montepremi, più una faraonica esposizione mediatica alle vendite… il Nobel è un vitalizio, insomma, o meglio una pensione d’oro vista la non più verde età di solito dei premiati.
Indi per cui, caro Lillo, sono assai contento che non diano tutti quei soldi a Bob Dylan che i soldi gli escono dalle orecchie… non che si debba fare la beneficenza agli autori col premio Nobel, ma spero ne tengano un po’ conto dei conti in rosso degli artisti quando l’assegnano… avrebbe un senso filantropico originario…
Io senza meno mi scrivo nella lista di collocamento… nnsisamai un giorno na fortuna….