Il mio babbo faceva l’avvocato. Soprattutto penale societario. Uno dei suoi clienti più facoltosi era un bancarottiere. Una volta lo difese perché gli trovarono un miliardo e mezzo di lire in contanti nascosti nell’auto alla frontiera con la Svizzera. Ricordo che i miei si lamentavano che tardava sempre a pagare le parcelle, nonostante facesse una vita da nababbo: la villa con piscina, l’autista, lo yacht, tutto grazie alle società che riempiva di debiti e poi faceva fallire. Restai così colpito da questi racconti che, quando a scuola la maestra ci chiese cosa volevamo fare da grandi, risposi senza esitazioni: “il fallito”.
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