Archive for marzo 2020

Cristina

marzo 21, 2020

 

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Ma che bella donna è Cristina Comencini? Ho visto questa sua foto in un articolo di Liberation, che secondo me riassume perfettamente il motivo del suo fascino. La Comencini è quel tipo di donna che meno provoca, meno ammicca, meno centimetri di pelle esibisce, e più suscita desiderio e interesse. Mi ricorda quello che diceva Francesco De Sanctis nel suo saggio su Schopenhauer e Leopardi, quando notava che il pessimismo leopardiano produce l’effetto contrario a quello che si propone: «Non crede al progresso, e te lo fa desiderare; non crede alla libertà, e te la fa amare. Chiama illusioni l’amore, la gloria, la virtù, e te ne accende in petto un desiderio inesausto».

Restare a casa

marzo 20, 2020

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Un angelo caduto dal cielo

marzo 17, 2020

Capucine

Un sabato di trent’anni fa, questo angelo si tolse la vita buttandosi dalla finestra all’ottavo piano di casa sua a Losanna, al 6 di chemin de Primerose, un appartamento in cui aveva vissuto anche Yul Brinner. Era la modella e attrice Capucine, al secolo Germaine Hélène Irène Lefebvre. Aveva sessantadue anni e soffriva di depressione. Lasciò la sua eredità ai suoi tre gatti.

Vedutisti e visionari

marzo 14, 2020

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“Non veduta ma visione, non panorama dal terrazzo delle due dame ma proiezione allegorica dei loro pensieri”.

L’anno in cui il mondo si fermò

marzo 6, 2020

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Amor vacui

marzo 4, 2020

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non lasciate vuoto quel silenzio!”

(Riccardo Muti ai giovani orchestrali della Scala che provano la Traviata)

sotto il cielo silente

marzo 3, 2020

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Camminare all’aperto, di notte, sotto il cielo silente, lungo un corso d’acqua che scorre quieto, è sempre una cosa piena di mistero, e sommuove gli abissi dell’animo.
(Hermann Hesse)
(opera di Edvard MunchNight in Saint-Cloud-1890)

Quel che resta del giorno

marzo 2, 2020

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Ave Maria a trasbordo,  Giovanni Segantini, Sankt Moritz, Segantini Museum
Questo dipinto fu realizzato in due versioni, e questa risale al 1886. Il trasbordo è quello della famiglia dei pastori, padre, madre e figlioletto, che nella piccola imbarcazione trasportano un gregge di pecore da una riva all’altra del lago. “Ave Maria” fa riferimento al momento della giornata: l’Ave Maria è quella suonata, alle sei del pomeriggio, dal campanile del paesello che si vede in lontananza sulla sponda del lago.