Nello stesso momento, l’estate del 1977, siamo stati vicinissimi. A Castelldefels, un paesino di 40.000 abitanti poco più a sud di Barcellona, sulla costa. Forse ci siamo incrociati per strada, fra i tanti turisti accaldati. Lui aveva 24 anni, e da giugno a settembre lavorava come vigilante notturno al camping Estrella de Mar; io ero un adolescente di 10 anni più giovane, e ad agosto passavo le vacanze in una villetta vicina con la famiglia. In vacanza lì ci andava pure qualche campeggiatore straniero, pischelli col mito del rock e di Kerouac, che lui osservava con severità dalla sua specola remotissima di esule.
Vagan por estas celestes carreteras muchachos que jamás supieron de política
sobrevivientes del rock que publicaron un libro a los 17 años titulado Marijuana Blues
de la misma manera en que alguien de finales del siglo XIX pudo titularlo Florilegio o Suspiros Nocturnos
Vagan muchachos franceses, alemanes, ingleses, con libros de Kerouac y canciones de Morrison
y la luna alumbra sus cabellos largos antes de ocultarse atrás del bosque
Comunas hablan de comunas y son avaros hablan de poesía
pero cuidan de que la grasa de sus panes con jamón no ensucie sus cheques de viajeros
Tag: Castelldefels, Roberto Bolaño
Maggio 3, 2012 alle 8:29 am |
Un quasi incontro entusiasmante
Maggio 4, 2012 alle 9:01 am |
sto leggendo il suo ultimo incompiuto e devo rallentare perché so che quando finirà, qualcos’altro finirà. non so cosa sia, né dove stia esattamente; ma una parte di me, che gli riconosco in termini di co-appartenenza, sparirà. ma sarà stato bello incrociarsi, anche senza saperlo, se non in una rambla, almeno in un’epoca.